destionegiorno
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Sono una donna di mare e di treni, in perenne movimento come la risacca, e come un treno sono sempre in viaggio verso la meta del cuore. Sono nata il 27 giugno, in piena estate ed estate mi sento, con i suoi colori sgargianti ed i suoi contrasti. Amo scrivere, "scrivere per raccontarla", la Vita, ... (continua)
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Nella trama oscura di giorni senza tempo
dove le ore scandiscono solo il battito del cuore
ed il flusso del respiro
sei apparso tu
uomo mio
mi hai sorriso in silenzio
hai inchiodato i miei occhi ai tuoi
mi hai avvolta nel tuo respiro di oceano
e... leggi...
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Nella fatica dei passi
contro vento e contro rabbia
nei giorni senza colore
muti di armonie e canti
negli inverni senza neve
grigi di solitudine
polverosi di orme cancellate
dimenticati di sorrisi
e notti insonni, di sogni
agitati da tempeste di... leggi...
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E mentre cammino
ingoiando vento
mi sento dentro il mare
furiose si agitano
tempeste
sale amaro e mancati sorrisi
alle labbra riarse
scricchiola tra denti
contratti
la ruvida sabbia
strappata a spigoli di scogli
corrosi dal... leggi...
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Sembrava una donna addormentata
Praga, in quell'inizio dicembre
ancora avvolta nei caldi colori d'autunno
vibrava d'attesa
sarebbe arrivata infine la neve
e l'avrebbe avvolta di luce
avrebbero danzato quei freddi fiocchi
sulle sue diafane... leggi...
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Tenevi stretta la mia mano bambina
e mi sentivo invincibile,
eroina di favole e sogni
con il mare senza orizzonte
che trasfigurava in un mondo da esplorare
alla ricerca di mille avventure
mi sorridevi
ed i tuoi occhi scuri come il cielo... leggi...
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Ciechi
abbiamo nuotato
nell'immensità di un mare
buio
freddo
oscuro
lanciando
nel fluido deserto
le vibrazioni inudibili
di un canto -senza eco-
richiamo di dolcezza
e disperazione
ricerca di una voce
che rispondesse
nel vuoto del... leggi...
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Annamaria Barone
Le sue 221 poesie
| Respiro vento
in questa notte di mare
ad occhi chiusi
i capelli come alghe
impazzite di corrente
e le mani che cercano
di afferrar parole
impigliate a vorticanti
granelli di sabbia
salmastre le mie labbra
in agrodolce
si sciolgono infine
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| Sembrava una donna addormentata
Praga, in quell'inizio dicembre
ancora avvolta nei caldi colori d'autunno
vibrava d'attesa
sarebbe arrivata infine la neve
e l'avrebbe avvolta di luce
avrebbero danzato quei freddi fiocchi
sulle sue diafane
leggi
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| Ci siamo già incontrati in un'altra vita
forse lungo le rive della Senna
camminando contro il vento dell'est
ti ho già conosciuto in un altro tempo
era in quel negozio di fiori
dove acquistavi orchidee
conoscevo già la tua
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| Quello che posso darti
ha il sapore del pane stantio
e l'odore dolce di credenze chiuse
profumate di muffa e lavanda
quello che posso darti
ha la banalità del conosciuto
del frutto già assaggiato
del bicchiere di vino
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| Gronda pioggia
questo cielo bianco
sciolto di calore
o sono lacrime?
Catturate nelle sfere
di gocce appiccicate
ai miei capelli di vento
mentre guardo i pugni chiusi
di foglie accartocciate
ai bordi della strada
buia di albe negate
e
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| E smettila di guardarmi così
cancella quel ghigno ironico
da quelle labbra di rossetto sciolto
gratti dai muri schegge di sogni
incubi incollati agli angoli
di vicoli spazzati di solitudine
mi guardi e ridi e mi fai cenni
e dalle mani
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| Ma dov'è finito quell'amore
urlato
promesso
graffiato
pianto?
Dove quel cuore
masticato
grondante
esangue
dei vene dei polsi spezzate?
Ed il giuramento di eternità
gli inferni e le desolazioni
le solitudini amanti
schegge
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| Di quella forza che metti
nel percorrere le tue mille strade
hai dato ragione agli altri
per non vedere
del sorriso che accompagna i tuoi gesti
hai abbagliato il cuore
di chi non vuol sentire
ma sei sola
lasci orme su sentieri di
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| Ed è di quel che voglio
che riempio le pagine dell'esistenza
passi fermi sull'acciottolato
di strade di notte di città fantasma
e la sorpresa dell'alba
dipinta in pozzanghere spente
di buio temuto in eterno
perché poi
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| E' quello che amo del vento
la capacità di annullare distanze
voci lontane che sussurrano alle orecchie
o parole a fil di labbra portate via chissà dove
è quindi altrove che potrei trovare
tutte le parole non dette?
Basterebbe
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| E finisci con il perderti
Nel lago senza fondo dei tuoi occhi
Di verde e di bosco
Aurora boreale e oro brunito
Che guardano al mondo
Illuminandolo di ambra
E di miele di un cuore
Che impavido abbraccia
Il mondo e me
Amica mia
Il dono del tuo
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| Brillano come stelle sulla spiaggia nera
queste conchiglie scorticate di ogni colore
di un bianco lucore accecante lavato consumato
come un'anima sbiadita da innumerevoli errori
tutto purché sia bianco
come un lenzuolo smacchiato di
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| E mi porta il profumo di fine estate
questo vento sabbioso
che gratta sui muri
e disegna grumi di rughe
portando l'odore di mare infestato
desideroso di scrollarsi le voci
e bramoso di quel silenzio
che assomiglia a promesse di pioggia
e
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| Mi racconti
il tuo silenzio
ed io ascolto
melodie
e grumi di luce
sciolti nelle tue iridi d'oro
lampi e nuvole grigie
la noia
giorni senza gioia
e poi
appare
scivola via
scompare
uno strappo
nel velo di una nuvola
lembi di sogno e
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| Lasciami giocare con la luce
e lascia che la gioia spazzi
le fugaci ombre
granelli di nero profondo
che offuscano lo sguardo.
Lascia che sia il giorno atteso
quando la notte ancora invade
i vicoli nascosti del cuore
a fondere impronte
sui muri di
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